Aurora Children Lab

Un ponte tra la famiglia e la scuola primaria nel quartiere Aurora, a Torino

Il progetto Aurora Children Lab ha terminato il suo primo ciclo di attività, lasciandoci la voglia e l’intenzione di ripartire con l’energia e la soddisfazione derivanti dai tanti risultati ottenuti durante un’esperienza bellissima, che abbiamo vissuto al fianco dei bambini, dei loro genitori e degli insegnanti.

Le famiglie straniere sono spesso soggette a vulnerabilità sociale, economica ed esistenziale, e il senso di esclusione da loro percepito risulta accresciuto negli ultimi anni a causa dell’emergenza Covid-19. In questo contesto difficile, spesso la scuola fa fatica a rispondere adeguatamente ai fenomeni di povertà educativa dei bambini stranieri. Ne consegue che le carriere scolastiche dei ragazzi risultano più difficoltose e diventa più complicata la ricerca di un’occupazione lavorativa una volta diventati adulti.

Nei mesi di attività del progetto, si è perseguito l’obiettivo di rendere questi fenomeni meno determinanti sui percorsi educativi e formativi dei bambini che frequentano la scuola primaria nel quartiere Aurora e, più in generale, di agevolare l’inclusione sociale dei ragazzi nel contesto cittadino. Attraverso azioni rivolte soprattutto alla promozione di un dialogo efficace tra il mondo della scuola primaria e le famiglie straniere del quartiere, Aurora Children Lab ha promosso il protagonismo e l’emancipazione di questi nuclei familiari, nonché il miglioramento dei risultati scolastici dei piccoli partecipanti al progetto.

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Aurora Children Lab

Un ponte tra la famiglia e la scuola primaria nel quartiere Aurora, a Torino

Il progetto Aurora Children Lab ha terminato il suo primo ciclo di attività, lasciandoci la voglia e l’intenzione di ripartire con l’energia e la soddisfazione derivanti dai tanti risultati ottenuti durante un’esperienza bellissima, che abbiamo vissuto al fianco dei bambini, dei loro genitori e degli insegnanti.

Le famiglie straniere sono spesso soggette a vulnerabilità sociale, economica ed esistenziale, e il senso di esclusione da loro percepito risulta accresciuto negli ultimi anni a causa dell’emergenza Covid-19. In questo contesto difficile, spesso la scuola fa fatica a rispondere adeguatamente ai fenomeni di povertà educativa dei bambini stranieri. Ne consegue che le carriere scolastiche dei ragazzi risultano più difficoltose e diventa più complicata la ricerca di un’occupazione lavorativa una volta diventati adulti.

Nei mesi di attività del progetto, si è perseguito l’obiettivo di rendere questi fenomeni meno determinanti sui percorsi educativi e formativi dei bambini che frequentano la scuola primaria nel quartiere Aurora e, più in generale, di agevolare l’inclusione sociale dei ragazzi nel contesto cittadino. Attraverso azioni rivolte soprattutto alla promozione di un dialogo efficace tra il mondo della scuola primaria e le famiglie straniere del quartiere, Aurora Children Lab ha promosso il protagonismo e l’emancipazione di questi nuclei familiari, nonché il miglioramento dei risultati scolastici dei piccoli partecipanti al progetto.

I beneficiari del progetto?

Beneficiari diretti:

  • 30 bambini di età compresa tra 6 e 10 anni provenienti da famigliestraniere del quartiere Aurora
  • 60 genitori dei bambini coinvolti nel progetto

Beneficiari indiretti:

  • Tutti i bambini del quartiere Aurora
  • il corpo docenti
  • le famiglie straniere del quartiere Aurora

I beneficiari del progetto

Beneficiari diretti:

  • 30 bambini di età compresa tra 6 e 10 anni provenienti da famigliestraniere del quartiere Aurora
  • 60 genitori dei bambini coinvolti nel progetto

Beneficiari indiretti:

  • Tutti i bambini del quartiere Aurora
  • il corpo docenti
  • le famiglie straniere del quartiere Aurora

Le attività svolte

Servizio di raccordo scuola-famiglia

Le attività di raccordo scuola-famiglia hanno avuto l’obiettivo di facilitare i rapporti e migliorare la comunicazione tra le docenti e le famiglie, soprattutto nell’ottica di favorire percorsi scolastici virtuosi e limitare l’abbandono scolastico. Nel concreto, il servizio ha svolto un’azione di affiancamento della famiglia straniera (nella persona del genitore o tutore del minore) da parte di un educatore, che ha agito in modo da facilitare la comunicazione sia linguistica che culturale durante i colloqui periodici con le docenti.

Doposcuola bisettimanale

Le attività di doposcuola hanno avuto l’obiettivo di sostenere lo studio e l’apprendimento di bambini con particolari difficoltà individuati dalla scuola. Il servizio – gratuito – è stato rivolto a 30 bambini del 1°, 3° e 5° anno della scuola primaria. Le attività sono state condotte da educatori antropologi che hanno conciliato le esigenze educative e scolastiche con le caratteristiche culturali di ciascuno partecipante.

Bombetta Book

La particolarità di Bombetta BooK è la capacità di lettura relazionale, un’azione artistica di improvvisazione che parte dal testo e dalla narrazione per lavorare in modo giocoso sul coinvolgimento, sulle emozioni, sulla partecipazione che lega tutti i presenti nel luogo e nel momento in cui si svolge la lettura. La narrazione è diventata un mezzo facilitatore insieme alla componente del gioco, della creatività, della fantasia e dell’immaginazione. Vista, quest’ultima, non come via di fuga, ma come percorso di crescita individuale e collettivo.

Incontri tra le famiglie coinvolte e gli educatori antropologi

Per creare una relazione di fiducia e di sostegno tra le famiglie dei bambini partecipanti e gli educatori, a cadenza regolare sono stati promossi degli incontri informali. L’obiettivo che ci si è posti, infatti, è stato quello di informare i genitori del percorso svolto dal bambino durante l’orario scolastico e i doposcuola, ma anche di facilitare la comprensione da parte degli educatori del background familiare in modo tale che, laddove si rendesse necessario, le famiglie potessero essere supportate per eventuali difficoltà economico-sociali.

Le attività svolte

Servizio di raccordo scuola-famiglia

Le attività di raccordo scuola-famiglia hanno avuto l’obiettivo di facilitare i rapporti e migliorare la comunicazione tra le docenti e le famiglie, soprattutto nell’ottica di favorire percorsi scolastici virtuosi e limitare l’abbandono scolastico. Nel concreto, il servizio ha svolto un’azione di affiancamento della famiglia straniera (nella persona del genitore o tutore del minore) da parte di un educatore, che ha agito in modo da facilitare la comunicazione sia linguistica che culturale durante i colloqui periodici con le docenti.

Doposcuola bisettimanale

Le attività di doposcuola hanno avuto l’obiettivo di sostenere lo studio e l’apprendimento di bambini con particolari difficoltà individuati dalla scuola. Il servizio – gratuito – è stato rivolto a 30 bambini del 1°, 3° e 5° anno della scuola primaria. Le attività sono state condotte da educatori antropologi che hanno conciliato le esigenze educative e scolastiche con le caratteristiche culturali di ciascuno partecipante.

Bombetta Book

La particolarità di Bombetta BooK è la capacità di lettura relazionale, un’azione artistica di improvvisazione che parte dal testo e dalla narrazione per lavorare in modo giocoso sul coinvolgimento, sulle emozioni, sulla partecipazione che lega tutti i presenti nel luogo e nel momento in cui si svolge la lettura. La narrazione è diventata un mezzo facilitatore insieme alla componente del gioco, della creatività, della fantasia e dell’immaginazione. Vista, quest’ultima, non come via di fuga, ma come percorso di crescita individuale e collettivo.

Incontri tra le famiglie coinvolte e gli educatori antropologi

Per creare una relazione di fiducia e di sostegno tra le famiglie dei bambini partecipanti e gli educatori, a cadenza regolare sono stati promossi degli incontri informali. L’obiettivo che ci si è posti, infatti, è stato quello di informare i genitori del percorso svolto dal bambino durante l’orario scolastico e i doposcuola, ma anche di facilitare la comprensione da parte degli educatori del background familiare in modo tale che, laddove si rendesse necessario, le famiglie potessero essere supportate per eventuali difficoltà economico-sociali.

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