Gruppo appartamento mamma-bimbo "Scooby Doo"
“Scooby Doo” è gestito in convenzione con l’Associazione Evoluzione Self Help Onlus.
Il gruppo appartamento “Scooby Doo”, a Torino, accoglie temporaneamente donne sole o madri con bambini che attraversano situazioni di fragilità.
È un luogo sicuro e protetto, pensato come pausa e sostegno in momenti delicati della vita, quando alle difficoltà sociali si sommano problemi relazionali o psicologici che richiedono l’accompagnamento verso servizi più specialistici.
L’appartamento può ospitare fino a sei persone (madri e figli) ed è rivolto a donne con un buon livello di autonomia, che tuttavia necessitano di una soluzione abitativa transitoria capace di offrire stabilità e respiro.
Al centro dell’intervento c’è sempre la relazione madre–figlio, riconosciuta come risorsa preziosa e come fulcro del percorso di crescita e cambiamento.
A fianco delle ospiti opera un’équipe di educatori professionali, presente per circa 40 ore settimanali, che garantisce ascolto, accompagnamento educativo e strumenti concreti per rafforzare autonomia e fiducia.
Il progetto nasce da un approccio che mette al centro la persona nella sua globalità, riconoscendone l’unicità e i bisogni specifici.
Per affrontare la complessità delle situazioni – che siano quelle di una madre con il proprio bambino o di una persona singola – è fondamentale una progettazione educativa mirata, capace di considerare insieme dimensioni diverse: affettive, sociali, relazionali.
Caratteristica essenziale del servizio è la costruzione di una rete di relazioni e di collaborazioni: un circuito virtuoso che intreccia legami e sostegni, creando le condizioni perché le situazioni di disagio possano trovare vie d’uscita concrete. In questo quadro, il lavoro educativo si inserisce in un progetto più ampio, che dialoga costantemente con i servizi socio-sanitari e assistenziali del territorio, nella logica di un intervento realmente integrato.
Dal momento dell’ingresso in struttura si apre un periodo di osservazione della durata di circa sei mesi (riducibile in caso di permanenze più brevi). In questa fase l’équipe educativa utilizza strumenti specifici per conoscere a fondo la persona e il suo contesto di riferimento, così da coglierne i bisogni nella loro complessità.
Al termine dell’osservazione viene redatto un progetto individualizzato, per il nucleo madre-bambino o per il singolo, che definisce obiettivi educativi concreti. Questo progetto non guarda solo alla persona in sé, ma tiene conto anche dell’ambiente sociale in cui vive, compreso il gruppo degli altri ospiti della casa.
La vita quotidiana nel servizio è pensata per avvicinarsi il più possibile a quella di una famiglia “normale”, dove si presta attenzione ai bambini, ai loro bisogni e alla cura condivisa della casa, così da ricreare un clima relazionale sereno, capace di sostenere e far crescere.
Gruppo appartamento mamma-bimbo "Scooby Doo"
“Scooby Doo” è gestito in convenzione con l’Associazione Evoluzione Self Help Onlus.
Il gruppo appartamento “Scooby Doo”, a Torino, accoglie temporaneamente donne sole o madri con bambini che attraversano situazioni di fragilità.
È un luogo sicuro e protetto, pensato come pausa e sostegno in momenti delicati della vita, quando alle difficoltà sociali si sommano problemi relazionali o psicologici che richiedono l’accompagnamento verso servizi più specialistici.
L’appartamento può ospitare fino a sei persone (madri e figli) ed è rivolto a donne con un buon livello di autonomia, che tuttavia necessitano di una soluzione abitativa transitoria capace di offrire stabilità e respiro.
Al centro dell’intervento c’è sempre la relazione madre–figlio, riconosciuta come risorsa preziosa e come fulcro del percorso di crescita e cambiamento.
A fianco delle ospiti opera un’équipe di educatori professionali, presente per circa 40 ore settimanali, che garantisce ascolto, accompagnamento educativo e strumenti concreti per rafforzare autonomia e fiducia.
Il progetto nasce da un approccio che mette al centro la persona nella sua globalità, riconoscendone l’unicità e i bisogni specifici.
Per affrontare la complessità delle situazioni – che siano quelle di una madre con il proprio bambino o di una persona singola – è fondamentale una progettazione educativa mirata, capace di considerare insieme dimensioni diverse: affettive, sociali, relazionali.
Caratteristica essenziale del servizio è la costruzione di una rete di relazioni e di collaborazioni: un circuito virtuoso che intreccia legami e sostegni, creando le condizioni perché le situazioni di disagio possano trovare vie d’uscita concrete. In questo quadro, il lavoro educativo si inserisce in un progetto più ampio, che dialoga costantemente con i servizi socio-sanitari e assistenziali del territorio, nella logica di un intervento realmente integrato.
Dal momento dell’ingresso in struttura si apre un periodo di osservazione della durata di circa sei mesi (riducibile in caso di permanenze più brevi). In questa fase l’équipe educativa utilizza strumenti specifici per conoscere a fondo la persona e il suo contesto di riferimento, così da coglierne i bisogni nella loro complessità.
Al termine dell’osservazione viene redatto un progetto individualizzato, per il nucleo madre-bambino o per il singolo, che definisce obiettivi educativi concreti. Questo progetto non guarda solo alla persona in sé, ma tiene conto anche dell’ambiente sociale in cui vive, compreso il gruppo degli altri ospiti della casa.
La vita quotidiana nel servizio è pensata per avvicinarsi il più possibile a quella di una famiglia “normale”, dove si presta attenzione ai bambini, ai loro bisogni e alla cura condivisa della casa, così da ricreare un clima relazionale sereno, capace di sostenere e far crescere.