Capitoli di comunità

L'archivio dei progetti conclusi

“Capitoli di comunità” è lo spazio in cui custodiamo la memoria viva dei progetti che Zenith ha realizzato nel corso degli anni. Qui trovate storie, immagini e testimonianze di iniziative che hanno contribuito a costruire legami, rispondere a bisogni e generare nuove possibilità sul territorio. Un archivio aperto per ricordare ciò che siamo stati, condividere buone pratiche e continuare a immaginare insieme i prossimi capitoli della nostra comunità.

Correre Controvento – Prometeo 2.0 è un progetto sperimentale promosso dal Dipartimento Servizi Sociali, Socio Sanitari e Abitativi della Città di Torino, con il supporto della Regione Piemonte e la collaborazione di Zenith.
L’obiettivo è favorire l’invecchiamento attivo e sostenere chi si prende cura degli altri, mettendo al centro i caregiver over 65 che ogni giorno assistono familiari anziani, spesso senza riconoscere i propri bisogni di ascolto e sostegno.

In una città come Torino, dove oltre un quarto della popolazione ha più di 65 anni, il progetto nasce per offrire uno spazio di sollievo, consapevolezza e scambio. Correre Controvento vuole restituire valore e fiducia a chi spesso si sente solo, alleggerendo il senso di isolamento e la fatica quotidiana di chi vive la cura “contro vento”.

Le attività in programma, gratuite e diffuse su tutto il territorio cittadino, si svolgeranno da marzo a settembre 2024 e comprendono:

  • Un caffè con la psicologa: incontri in luoghi informali per condividere esperienze, emozioni e difficoltà quotidiane.

  • Lezioni di Aikido dolce: movimenti lenti e respirazione consapevole per risvegliare l’energia vitale e sciogliere le tensioni.

  • Pratiche di meditazione e consapevolezza corporea: momenti per fermarsi, ascoltare e raccontarsi senza giudizio.

  • Una piattaforma online dedicata: uno spazio virtuale dove informarsi, trovare risorse e condividere esperienze legate alla cura e all’invecchiamento attivo.

  • Sportello d’Argento: uno sportello di ascolto, informazione e orientamento (in corso Casale 56) per caregiver e familiari, su appuntamento.

La partecipazione è gratuita.
Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare lo Sportello d’Argento al numero 011 01131000 o il Servizio Aiuto Anziani allo 011 01133333, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.00.

Ecco alcune immagini dalle attività proposte ai caregiver over 65

N.O.I. è un progetto di accoglienza integrata, accompagnamento e inclusione sociale rivolto a 10 richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale/umanitaria collocati in insediamenti informali e presenti sul territorio della Città Metropolitana di Torino.

Il progetto ispira la propria organizzazione al modello di Accoglienza Integrata proposto dal Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati e ha come obiettivo generale l’accompagnamento della persona accolta verso la riconquista della propria autonomia, attraverso la progettazione attiva della propria vita in un contesto che non disgiunga la dimensione dell’assistenza materiale di base a quella dell’inclusione sociale.

Obiettivi:

  • garantire accoglienza e alloggio ai beneficiari del progetto, secondo l’approccio dell’accoglienza integrata;
  • promuovere l’inserimento sociale dei beneficiari del progetto, a partire della messa in luce delle competenze del singolo, valorizzandole a vantaggio della crescita personale e di tutta la comunità cittadina di riferimento, al fine di promuovere un percorso di cittadinanza attiva;
  • supportare l’inserimento professionale sia per coloro che sono arrivati in Italia senza progetti professionali definiti, sia per coloro che hanno avuto esperienze lavorative in specifici ambiti, e per questo vogliono migliorare le proprie competenze professionali seguendo una formazione ad hoc;
  • Creare le condizioni per un’autonomia abitativa stabile all’uscita dal progetto, favorendo l’accesso a un’abitazione autonoma, adeguata alle proprie esigenze e decorosa.

 

Il progetto N.O.I. è finanziato con i fondi a valere sulla quota dell’Otto per Mille IRPEF a diretta gestione statale.

A Casa di Pepe è un progetto avviato e realizzato da Zenith, grazie al finanziamento di alcune importanti Fondazioni private nazionali, che ha come obiettivo principale quello di promuovere attività di autonomia abitativa ed esperienze lavorative per persone diversamente abili.

Si svolge prevalentemente in due sedi: una, quella di via Giuria 30, dedicata alle attività di laboratorio; l’altra, invece, situata in c.so Francia 103, dedicata alle esperienza di autonomia abitativa, nella quale le persone sperimentano la possibilità di “vivere la propria casa”.

Le persone che partecipano al Progetto sono coadiuvate da operatori di Zenith, al fine di implementare e sviluppare le proprie capacità relazionali, manuali e abitative. Il Progetto – proprio grazie al sostegno delle Fondazioni che lo hanno reso possibile – permette alle persone che vi partecipano di usufruire di un periodo di “tirocinio accompagnato” (e retribuito) all’interno di realtà aziendali della Città metropolitana di Torino.

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Quando si proviene da situazioni di emarginazione o povertà, avere un posto da chiamare “casa” può essere la condizione che ti cambia la vita. A volte, però, può non bastare, soprattutto quando – a causa delle scarse possibilità economiche – ci si trova come “emarginati” in casa propria, in una dimora cioè poco accogliente, arredata in modo raffazzonato o poco salubre, non certo in quella condizione dignitosa che è il presupposto per una vita autonoma e soddisfacente.

Da questa consapevolezza nasce il progetto “Mettiamo su casa. (Autonomia abitativa per Richiedenti Asilo a Torino)”, col quale offriamo a persone straniere bisognose provenienti dalla nostra rete di servizi delle concrete possibilità di autonomia abitativa e di costruzione decorosa di spazi di vita accoglienti e calorosi.

E poi, un casa non è tale se non si è inseriti in buoni rapporti di vicinato : anche su questo agisce il nostro progetto, che mira ad accompagnare i beneficiari in un percorso che li condurrà a conoscere i propri vicini di casa, a condividere le proprie storie e a partecipare alle iniziative in corso nel quartiere.

Infine, una particolare attenzione è posta sul benessere psicologico dei beneficiari, elemento imprescindibile su cui lavorare affinché il loro percorso verso l’autonomia abbia successo.

L’accoglienza è, prima di tutto, questo: creare senso di appartenenza nella propria casa, nel proprio quartiere, nella propria comunità.

“Mettiamo su Casa” è un progetto ispirato all’approccio dell’accoglienza integrata, quindi finalizzato in primo luogo al riconoscimento della dignità e del protagonismo delle persone straniere accolte e al loro accompagnamento verso la progettazione autonoma della propria vita. Tappa preliminare a questo percorso è l’affiancamento degli assistiti nell’acquisizione di competenze indispensabili per la gestione domestica come saper cucinare, tenere pulita la casa, conoscere e rispettare le regole del condominio, gestire il proprio denaro, avere cura del sé e saper gestire eventuali conflitti (con coinquilini e con condomini).

A questo primo importante step, segue la ricerca di un luogo in cui stabilirsi, un appartamento da arredare, curare in ogni aspetto rendendolo accogliente e personale affinché possa essere sentito come “casa”. A tale scopo, gli operatori di Zenith aiutano i beneficiari del progetto nella fase di ricerca dell’alloggio, assistendoli anche nell’acquisto degli arredi e nella loro adeguata sistemazione. Un aspetto altrettanto importante nel percorso verso l’autonomia è il positivo inserimento nella comunità locale, un processo che richiede tempo, impegno e una forte volontà di sentirsi parte del quartiere e della città. Ciò è un elemento basilare per poter acquisire i punti di riferimento (formali e informali) indispensabili per la gestione della quotidianità nel nuovo Paese ospitante. L’adesione dei beneficiari alle diverse opportunità di integrazione offerte dalla città è di fondamentale importanza al fine di ottenere questo risultato.

Come occasione di condivisione, Zenith suggerisce la partecipazione ad un’esperienza di Living Library, evento proposto dal territorio in cui gli ospiti stranieri possono raccontare la loro storia a persone appena incontrate, desiderose di ascoltare le esperienze vissute da un altro essere umano, creando un’occasione narrativa che, in altri contesti, è stata utile al superamento dei pregiudizi verso le diversità di etnia, sesso, abilità e fede religiosa.

“Mettiamo su Casa” offre un ulteriore, importante supporto ai suoi destinatari, soprattutto a coloro che attraversano un momento di particolare difficoltà esistenziale. Si tratta di un intervento di supporto psicologico che mira a fornire un sostegno nell’affrontare il percorso di autonomia.

Aggiungi un pasto a tavola è un progetto solidale nato dall’iniziativa di alcuni commercianti e comuni cittadini dei quartieri Parella e Pozzo Strada, e coordinato da Zenith. Scopo dell’iniziativa è far giungere sulla tavola di persone in difficoltà socio-economica del territorio un pasto caldo donato da un bar della zona (Bar Acquamarina, corso Francia 282) e consegnato – con cadenza settimanale o quindicinale – a domicilio dal nostro personale volontario.

Il progetto si pone un duplice obiettivo:

• Supportare – in termini di aiuto concreto e di vicinanza emotiva – le persone che si trovano in una situazione di fragilità economica e/o di marcata solitudine;
• Promuovere un modello di supporto comunitario a sostegno dei più vulnerabili, possibilmente scalabile e replicabile anche in altri territori cittadini.
 
La lista dei beneficiari è aggiornata in itinere sulla base delle nuove segnalazioni pervenute dal territorio.
Gli attori dei quartieri coinvolti nella rete di prossimità sono 41, tra negozi, parrocchie, volontari, donatori, servizi sociali e comuni cittadini dei quartieri interessati.

Bruno e Gabriele, rispettivamente proprietario e cuoco del bar Acquamarina, anche nel 2024 hanno messo a disposizione tempo, risorse e talento culinario, per continuare a donare un pasto caldo ad alcuni cittadini in difficoltà socioeconomica.
La generosità di Bruno, insieme all’aiuto dei volontari, coordinati da Zenith, ha fatto sì che, nell’anno in questione, 18 persone abbiano potuto usufruire di un pasto caldo con la consueta consegna quindicinale, mentre per altre 6 persone è stato possibile ritirarlo ogni sabato direttamente presso il bar. In totale sono stati consegnati 330 pasti.

Avviato nel marzo 2023 e finanziato con il contributo dell’otto per mille della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Rif. pratica AR-93/20), il progetto Controcorrente ha offerto supporto informativo, psicologico e legale a persone migranti e richiedenti asilo attraverso uno sportello attivo nella sede della Portineria di comunità “Lo Spaccio di Cultura”, in via Alessandria 8/A a Torino.

Il progetto ha coinvolto un’équipe multidisciplinare composta da tre operatori sociali, un mediatore culturale, uno psicologo esperto in migrazioni internazionali e un avvocato specializzato in diritto dell’immigrazione, coordinati da un responsabile tecnico. Fondamentale è stata la collaborazione con realtà del territorio, come Refugees Welcome Italia.

A partire da ottobre 2023, sono stati attivati due sportelli specialistici – uno legale e uno psicologico – curati da un avvocato ASGI e da un etnopsicologo. Da novembre a marzo, questi servizi hanno registrato l’accesso di 25 nuovi utenti, tra cui richiedenti asilo in attesa di formalizzare la domanda e titolari di protezione con necessità di rinnovo dei permessi o avvio della procedura per la cittadinanza.

La maggior parte degli utenti era di origine peruviana, ma il progetto ha intercettato anche persone provenienti da Costa d’Avorio, Tunisia e Nigeria. Molti di loro si trovavano in condizione di grave vulnerabilità abitativa e senza accesso ai servizi essenziali: impossibilità di iscriversi a corsi di lingua, difficoltà a cercare lavoro, esclusione dal sistema di accoglienza.

Gli operatori hanno accompagnato le persone nei percorsi di tutela, intervenendo presso Questura e Prefettura per favorire l’accesso alla protezione internazionale o l’inserimento nei CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria), spesso già saturi.

In parallelo, Controcorrente ha promosso un’azione di sensibilizzazione sul fenomeno migratorio attraverso una call to action pubblica e un incontro di restituzione con la cittadinanza, tenutosi il 28 novembre 2023, con l’obiettivo di stimolare una riflessione partecipata contro la disinformazione.

Il progetto si è concluso nel marzo 2024, dopo un anno di attività continuativa, durante il quale ha intercettato, orientato e sostenuto decine di persone migranti, contribuendo a colmare le lacune del sistema locale e promuovendo una cultura dell’inclusione e dei diritti.

Un percorso integrato per il benessere e l’inclusione sociale

Avviato nel maggio 2019, il progetto Crisalide ha rappresentato una delle esperienze più articolate e inclusive promosse da Zenith a favore di persone con disagio psichico, cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale accolti nei CAS gestiti dalla cooperativa, e della cittadinanza torinese in generale.

Realizzato in sinergia con il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Città di Torino e la cooperativa Il Punto, Crisalide ha promosso un’idea di welfare di comunità, attivando reti territoriali e valorizzando spazi non istituzionali per favorire il protagonismo delle persone.

Il progetto si è articolato in quattro moduli principali:

  • Rapporti con il territorio, con la creazione di un tavolo di coordinamento e incontri di selezione dei destinatari;

  • Benessere e socializzazione, con laboratori espressivi (riciclo design, teatro dell’oppresso, falegnameria), attività all’aperto come il social trekking, e la realizzazione di una Living Library;

  • Formazione e lavoro, con 42 bilanci di competenze, l’attivazione di 16 tirocini (10 con Il Punto e 6 con Zenith) per un totale di 9.131 ore, e 4 percorsi di accompagnamento al lavoro, che hanno portato a 2 contratti a tempo indeterminato, 1 determinato e 2 proroghe di tirocinio;

  • Integrazione, con percorsi individuali e collettivi rivolti a cittadini stranieri con vulnerabilità psichica, grazie alla collaborazione con Fondazione Mamre e Associazione Frantz Fanon, e la formazione in etnopsichiatria per 6 operatori Zenith, con 10 incontri di supervisione.

Nel complesso, il progetto ha raggiunto 83 partecipanti effettivi, coinvolgendo oltre 100 cittadini nei diversi laboratori, percorsi formativi, attività sociali e culturali.

Così come ci pare

Un concorso policreativo per raccontarsi ai tempi del lockdown

Nel cuore del progetto Crisalide è nato Così come ci pare, un concorso artistico aperto a tutti, pensato per trasformare la distanza e l’isolamento del lockdown in un’occasione di espressione, leggerezza e condivisione.

Dal disegno alla scrittura, dalla fotografia ai video girati col cellulare, ogni forma creativa è stata accolta con curiosità e ironia. L’invito? Raccontare un gesto, un oggetto, un’idea o un’abitudine nati in quei giorni insoliti, in cui la quotidianità ha preso strade nuove.

Oltre 600 voti online hanno decretato i vincitori tra decine di opere in gara, premiate l’8 ottobre 2020 in diretta radio nella trasmissione Zona di Confine. Un modo diverso per restare in relazione, anche a distanza.

Correre Controvento – Prometeo 2.0 è un progetto sperimentale promosso dal Dipartimento Servizi Sociali, Socio Sanitari e Abitativi della Città di Torino, con il supporto della Regione Piemonte e la collaborazione di Zenith.
L’obiettivo è favorire l’invecchiamento attivo e sostenere chi si prende cura degli altri, mettendo al centro i caregiver over 65 che ogni giorno assistono familiari anziani, spesso senza riconoscere i propri bisogni di ascolto e sostegno.

In una città come Torino, dove oltre un quarto della popolazione ha più di 65 anni, il progetto nasce per offrire uno spazio di sollievo, consapevolezza e scambio. Correre Controvento vuole restituire valore e fiducia a chi spesso si sente solo, alleggerendo il senso di isolamento e la fatica quotidiana di chi vive la cura “contro vento”.

Le attività in programma, gratuite e diffuse su tutto il territorio cittadino, si svolgeranno da marzo a settembre 2024 e comprendono:

  • Un caffè con la psicologa: incontri in luoghi informali per condividere esperienze, emozioni e difficoltà quotidiane.

  • Lezioni di Aikido dolce: movimenti lenti e respirazione consapevole per risvegliare l’energia vitale e sciogliere le tensioni.

  • Pratiche di meditazione e consapevolezza corporea: momenti per fermarsi, ascoltare e raccontarsi senza giudizio.

  • Una piattaforma online dedicata: uno spazio virtuale dove informarsi, trovare risorse e condividere esperienze legate alla cura e all’invecchiamento attivo.

  • Sportello d’Argento: uno sportello di ascolto, informazione e orientamento (in corso Casale 56) per caregiver e familiari, su appuntamento.

La partecipazione è gratuita.
Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare lo Sportello d’Argento al numero 011 01131000 o il Servizio Aiuto Anziani allo 011 01133333, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.00.

Ecco alcune immagini dalle attività proposte ai caregiver over 65

N.O.I. è un progetto di accoglienza integrata, accompagnamento e inclusione sociale rivolto a 10 richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale/umanitaria collocati in insediamenti informali e presenti sul territorio della Città Metropolitana di Torino.

Il progetto ispira la propria organizzazione al modello di Accoglienza Integrata proposto dal Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati e ha come obiettivo generale l’accompagnamento della persona accolta verso la riconquista della propria autonomia, attraverso la progettazione attiva della propria vita in un contesto che non disgiunga la dimensione dell’assistenza materiale di base a quella dell’inclusione sociale.

Obiettivi:

  • garantire accoglienza e alloggio ai beneficiari del progetto, secondo l’approccio dell’accoglienza integrata;
  • promuovere l’inserimento sociale dei beneficiari del progetto, a partire della messa in luce delle competenze del singolo, valorizzandole a vantaggio della crescita personale e di tutta la comunità cittadina di riferimento, al fine di promuovere un percorso di cittadinanza attiva;
  • supportare l’inserimento professionale sia per coloro che sono arrivati in Italia senza progetti professionali definiti, sia per coloro che hanno avuto esperienze lavorative in specifici ambiti, e per questo vogliono migliorare le proprie competenze professionali seguendo una formazione ad hoc;
  • Creare le condizioni per un’autonomia abitativa stabile all’uscita dal progetto, favorendo l’accesso a un’abitazione autonoma, adeguata alle proprie esigenze e decorosa.

 

Il progetto N.O.I. è finanziato con i fondi a valere sulla quota dell’Otto per Mille IRPEF a diretta gestione statale.

A Casa di Pepe è un progetto avviato e realizzato da Zenith, grazie al finanziamento di alcune importanti Fondazioni private nazionali, che ha come obiettivo principale quello di promuovere attività di autonomia abitativa ed esperienze lavorative per persone diversamente abili.

Si svolge prevalentemente in due sedi: una, quella di via Giuria 30, dedicata alle attività di laboratorio; l’altra, invece, situata in c.so Francia 103, dedicata alle esperienza di autonomia abitativa, nella quale le persone sperimentano la possibilità di “vivere la propria casa”.

Le persone che partecipano al Progetto sono coadiuvate da operatori di Zenith, al fine di implementare e sviluppare le proprie capacità relazionali, manuali e abitative. Il Progetto – proprio grazie al sostegno delle Fondazioni che lo hanno reso possibile – permette alle persone che vi partecipano di usufruire di un periodo di “tirocinio accompagnato” (e retribuito) all’interno di realtà aziendali della Città metropolitana di Torino.

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Da questa consapevolezza nasce il progetto “Mettiamo su casa. (Autonomia abitativa per Richiedenti Asilo a Torino)”, col quale offriamo a persone straniere bisognose provenienti dalla nostra rete di servizi delle concrete possibilità di autonomia abitativa e di costruzione decorosa di spazi di vita accoglienti e calorosi.

E poi, un casa non è tale se non si è inseriti in buoni rapporti di vicinato : anche su questo agisce il nostro progetto, che mira ad accompagnare i beneficiari in un percorso che li condurrà a conoscere i propri vicini di casa, a condividere le proprie storie e a partecipare alle iniziative in corso nel quartiere.

Infine, una particolare attenzione è posta sul benessere psicologico dei beneficiari, elemento imprescindibile su cui lavorare affinché il loro percorso verso l’autonomia abbia successo.

L’accoglienza è, prima di tutto, questo: creare senso di appartenenza nella propria casa, nel proprio quartiere, nella propria comunità.

“Mettiamo su Casa” è un progetto ispirato all’approccio dell’accoglienza integrata, quindi finalizzato in primo luogo al riconoscimento della dignità e del protagonismo delle persone straniere accolte e al loro accompagnamento verso la progettazione autonoma della propria vita. Tappa preliminare a questo percorso è l’affiancamento degli assistiti nell’acquisizione di competenze indispensabili per la gestione domestica come saper cucinare, tenere pulita la casa, conoscere e rispettare le regole del condominio, gestire il proprio denaro, avere cura del sé e saper gestire eventuali conflitti (con coinquilini e con condomini). A questo primo importante step, segue la ricerca di un luogo in cui stabilirsi, un appartamento da arredare, curare in ogni aspetto rendendolo accogliente e personale affinché possa essere sentito come “casa”. A tale scopo, gli operatori di Zenith aiutano i beneficiari del progetto nella fase di ricerca dell’alloggio, assistendoli anche nell’acquisto degli arredi e nella loro adeguata sistemazione. Un aspetto altrettanto importante nel percorso verso l’autonomia è il positivo inserimento nella comunità locale, un processo che richiede tempo, impegno e una forte volontà di sentirsi parte del quartiere e della città.

Ciò è un elemento basilare per poter acquisire i punti di riferimento (formali e informali) indispensabili per la gestione della quotidianità nel nuovo Paese ospitante. L’adesione dei beneficiari alle diverse opportunità di integrazione offerte dalla città è di fondamentale importanza al fine di ottenere questo risultato. Come occasione di condivisione, Zenith suggerisce la partecipazione ad un’esperienza di Living Library, evento proposto dal territorio in cui gli ospiti stranieri possono raccontare la loro storia a persone appena incontrate, desiderose di ascoltare le esperienze vissute da un altro essere umano, creando un’occasione narrativa che, in altri contesti, è stata utile al superamento dei pregiudizi verso le diversità di etnia, sesso, abilità e fede religiosa. “Mettiamo su Casa” offre un ulteriore, importante supporto ai suoi destinatari, soprattutto a coloro che attraversano un momento di particolare difficoltà esistenziale. Si tratta di un intervento di supporto psicologico che mira a fornire un sostegno nell’affrontare il percorso di autonomia.

Aggiungi un pasto a tavola è un progetto solidale nato dall’iniziativa di alcuni commercianti e comuni cittadini dei quartieri Parella e Pozzo Strada, e coordinato da Zenith. Scopo dell’iniziativa è far giungere sulla tavola di persone in difficoltà socio-economica del territorio un pasto caldo donato da un bar della zona (Bar Acquamarina, corso Francia 282) e consegnato – con cadenza settimanale o quindicinale – a domicilio dal nostro personale volontario.

Il progetto si pone un duplice obiettivo:

• Supportare – in termini di aiuto concreto e di vicinanza emotiva – le persone che si trovano in una situazione di fragilità economica e/o di marcata solitudine;
• Promuovere un modello di supporto comunitario a sostegno dei più vulnerabili, possibilmente scalabile e replicabile anche in altri territori cittadini.
 
La lista dei beneficiari è aggiornata in itinere sulla base delle nuove segnalazioni pervenute dal territorio.
Gli attori dei quartieri coinvolti nella rete di prossimità sono 41, tra negozi, parrocchie, volontari, donatori, servizi sociali e comuni cittadini dei quartieri interessati.

Bruno e Gabriele, rispettivamente proprietario e cuoco del bar Acquamarina, anche nel 2024 hanno messo a disposizione tempo, risorse e talento culinario, per continuare a donare un pasto caldo ad alcuni cittadini in difficoltà socioeconomica.
La generosità di Bruno, insieme all’aiuto dei volontari, coordinati da Zenith, ha fatto sì che, nell’anno in questione, 18 persone abbiano potuto usufruire di un pasto caldo con la consueta consegna quindicinale, mentre per altre 6 persone è stato possibile ritirarlo ogni sabato direttamente presso il bar. In totale sono stati consegnati 330 pasti. 

Avviato nel marzo 2023 e finanziato con il contributo dell’otto per mille della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Rif. pratica AR-93/20), il progetto Controcorrente ha offerto supporto informativo, psicologico e legale a persone migranti e richiedenti asilo attraverso uno sportello attivo nella sede della Portineria di comunità “Lo Spaccio di Cultura”, in via Alessandria 8/A a Torino.

Il progetto ha coinvolto un’équipe multidisciplinare composta da tre operatori sociali, un mediatore culturale, uno psicologo esperto in migrazioni internazionali e un avvocato specializzato in diritto dell’immigrazione, coordinati da un responsabile tecnico. Fondamentale è stata la collaborazione con realtà del territorio, come Refugees Welcome Italia.

A partire da ottobre 2023, sono stati attivati due sportelli specialistici – uno legale e uno psicologico – curati da un avvocato ASGI e da un etnopsicologo. Da novembre a marzo, questi servizi hanno registrato l’accesso di 25 nuovi utenti, tra cui richiedenti asilo in attesa di formalizzare la domanda e titolari di protezione con necessità di rinnovo dei permessi o avvio della procedura per la cittadinanza.

La maggior parte degli utenti era di origine peruviana, ma il progetto ha intercettato anche persone provenienti da Costa d’Avorio, Tunisia e Nigeria. Molti di loro si trovavano in condizione di grave vulnerabilità abitativa e senza accesso ai servizi essenziali: impossibilità di iscriversi a corsi di lingua, difficoltà a cercare lavoro, esclusione dal sistema di accoglienza.

Gli operatori hanno accompagnato le persone nei percorsi di tutela, intervenendo presso Questura e Prefettura per favorire l’accesso alla protezione internazionale o l’inserimento nei CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria), spesso già saturi.

In parallelo, Controcorrente ha promosso un’azione di sensibilizzazione sul fenomeno migratorio attraverso una call to action pubblica e un incontro di restituzione con la cittadinanza, tenutosi il 28 novembre 2023, con l’obiettivo di stimolare una riflessione partecipata contro la disinformazione.

Il progetto si è concluso nel marzo 2024, dopo un anno di attività continuativa, durante il quale ha intercettato, orientato e sostenuto decine di persone migranti, contribuendo a colmare le lacune del sistema locale e promuovendo una cultura dell’inclusione e dei diritti.

Un percorso integrato per il benessere e l’inclusione sociale

Avviato nel maggio 2019, il progetto Crisalide ha rappresentato una delle esperienze più articolate e inclusive promosse da Zenith a favore di persone con disagio psichico, cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale accolti nei CAS gestiti dalla cooperativa, e della cittadinanza torinese in generale.

Realizzato in sinergia con il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Città di Torino e la cooperativa Il Punto, Crisalide ha promosso un’idea di welfare di comunità, attivando reti territoriali e valorizzando spazi non istituzionali per favorire il protagonismo delle persone.

Il progetto si è articolato in quattro moduli principali:

  • Rapporti con il territorio, con la creazione di un tavolo di coordinamento e incontri di selezione dei destinatari;

  • Benessere e socializzazione, con laboratori espressivi (riciclo design, teatro dell’oppresso, falegnameria), attività all’aperto come il social trekking, e la realizzazione di una Living Library;

  • Formazione e lavoro, con 42 bilanci di competenze, l’attivazione di 16 tirocini (10 con Il Punto e 6 con Zenith) per un totale di 9.131 ore, e 4 percorsi di accompagnamento al lavoro, che hanno portato a 2 contratti a tempo indeterminato, 1 determinato e 2 proroghe di tirocinio;

  • Integrazione, con percorsi individuali e collettivi rivolti a cittadini stranieri con vulnerabilità psichica, grazie alla collaborazione con Fondazione Mamre e Associazione Frantz Fanon, e la formazione in etnopsichiatria per 6 operatori Zenith, con 10 incontri di supervisione.

Nel complesso, il progetto ha raggiunto 83 partecipanti effettivi, coinvolgendo oltre 100 cittadini nei diversi laboratori, percorsi formativi, attività sociali e culturali.

Così come ci pare

Un concorso policreativo per raccontarsi ai tempi del lockdown

Nel cuore del progetto Crisalide è nato Così come ci pare, un concorso artistico aperto a tutti, pensato per trasformare la distanza e l’isolamento del lockdown in un’occasione di espressione, leggerezza e condivisione.

Dal disegno alla scrittura, dalla fotografia ai video girati col cellulare, ogni forma creativa è stata accolta con curiosità e ironia. L’invito? Raccontare un gesto, un oggetto, un’idea o un’abitudine nati in quei giorni insoliti, in cui la quotidianità ha preso strade nuove.

Oltre 600 voti online hanno decretato i vincitori tra decine di opere in gara, premiate l’8 ottobre 2020 in diretta radio nella trasmissione Zona di Confine. Un modo diverso per restare in relazione, anche a distanza.

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